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Zona La Spezia e Libera: un rapporto di fratellanza

 

Un rapporto di fratellanza nello sforzo comune di memoria ed educazione alla legalità

A La Spezia il coordinamento di Libera – associazioni, nomi e numeri contro le ma e, è una realtà molto attiva e ben radicata grazie alle attività con le scuole, soprattutto a Sarzana; AGESCI ha sempre fatto parte di questo tavolo. Per quanto riguarda la zona Spezia, il rischio è stato spesso quello di guardare passivamente quello che Libera proponeva. In questo contesto, un esempio positivo è sempre stato il rapporto tra

Il gruppo Sarzana 1 e Libera, proprio per i fatti di cronaca che hanno negli anni fatto emergere un triste quadro di infiltrazione ‘ndranghetista nella Val di Magra: la presenza delle ma e sul nostro territorio è, infatti, una storia lunga più di cinquant’anni, come descritto nel libro inchiesta Il Con ne di Marco Antonelli, che racconta la criminalità organizzata nelle sue attività nella “terra di con ne” tra Liguria e Toscana.

Marco Antonelli, che fa parte dell’equipe di gestione del “Master in Analisi, Prevenzione e Contrasto della criminalità organizzata e della corruzione” del Diparti- mento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, ha incontrato più volte i ragazzi scout dell’intera provincia spezzina, per consegnare loro questo racconto teso e coinvolgente, ricco di testimonianze di magistrati, che documenta le informative degli operatori di polizia, le denunce degli amministratori locali, ma anche i faldoni dei fascicoli dibattimentali dei processi e le conseguenti sentenze, e le pagine dei giornali locali.

Si legge nella descrizione dell’editore: “Il Con ne è un lavoro minuzioso e pionieristico da cui emerge il vivace spaccato delle “gesta” di piccoli e grandi criminali e delle loro famiglie e organizzazioni. Un libro che si legge come un romanzo e che – tra spaccio, racket delle estorsioni e vendette sanguinose – proietta sulle coste e sull’entroterra di questa magnifica terra la quadruplice ombra di Cosa Nostra, Camorra, ‘Ndrangheta, Sacra Corona Unita”: è dunque sembrato giusto a tutta la zona, nominato un referente AGESCI all’interno del coordinamento di Libera, consolidare ancor di più questo rapporto, come ci spiega Stefano Rolla, aiuto capo alla bottega Ora, Legale! che si è svolta a maggio e che è stata riconfermata per una seconda edizione nel 2018: “Abbiamo voluto accogliere la richiesta dell’associazione di collaborare con la Zona, per creare insieme momenti educativi e di confronto, proprio grazie alla presenza di Irene Ratti, nominata referente AGESCI all’interno del coordinamento. Proporre una bottega ci è sembrata la scelta più giusta, anche per portare oltre i confini della zona la nostra proposta e per far conoscere questa proficua esperienza ai ragazzi di tutta la Liguria”. Grazie alla Bottega gli R/S partecipanti hanno potuto conoscere l’autore Antonelli, e con lui- insieme ad altri preziosi testimoni- hanno scoperto la relazione fondamentale tra legalità e quotidianità.

Il messaggio lanciato dalla zona La Spezia è chiaro: la conoscenza può essere una difesa ed un deterrente nei confronti del- le organizzazioni criminali, ma anche nel vivere quotidiano che spesso ci porta a dover prendere delle decisioni che possono portarci verso la legalità o l’illegalità.

La collaborazione con il presidio Dario Capolicchio di Sarzana è stato fonda- mentale per l’esperienza della Bottega, essendo nato proprio in un Liceo di Sarzana e quindi formato da ragazzi della stessa età. Durante la Bottega i ragazzi hanno po- tuto scoprire la realtà dell’in ltrazione ma osa a Sarzana e nella provincia spezzina, toccando con mano come, grazie all’impegno di giovani capaci, pos- sa nascere qualcosa di bello.

Come già accennato, il gruppo Sarzana 1 ha sempre proposto ai propri ragazzi questa positiva collaborazione, segno di un radicamento nel territorio che gli stessi rover e scolte hanno voluto portare anche nella nuova esperienza del gruppo Lunae per questi motivi hanno scelto per la Route estiva la Sicilia, volendo approfondire e conoscere da vicino le realtà che hanno scoperto grazie al lavoro di anni.

Come si legge nella presentazione del presidio Dario Capolicchio a Sarzana: “Lbera si fonda su due capisaldi irri- nunciabili: la memoria e l’impegno. Per i giovani di Sarzana non è stato difficile individuare, così, il primo capo del lo di questa storia. Da concittadini di Dario Capolicchio, hanno sin da subito voluto legare l’elemento della memoria a questo giovane studente, rimasto vittima della strage di via dei Georgo li a Firenze. Durante la tessitura di questa trama si è sviluppata negli anni un’intensa attività, volta a condividere gli ideali di Libera e la storia di Dario con tutta la cittadinanza. Partendo dal capo della memoria, questo lo ha segnato un percorso di impegno concreto, che dura tutt’ora: dal presidio sarzanese a quello spezzino intitolato a Nino Agostino e Ida Castelluccio, no alla nascita del coordinamento provinciale di Libera e dell’associazione di promozione sociale L’égalité”. La zona Spezia non si è voluta sottrarre a questo impegno di conoscenza e memoria, riuscendo a tessere con Libera un rapporto che si spera possa andare sempre più in crescendo.

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